mercoledì 26 settembre 2007

VIOLENTATA PER 10 ANNI: DUE ARRESTI


Milano,in manette patrigno e conoscente

La polizia giudiziaria di Milano ha arrestato due uomini con l'accusa di aver violentato per dieci anni una bambina ora 16enne. In manette sono finiti il padre adottivo della ragazza, un 75enne, e un amico di quest'ultimo, un 50enne. La serie di violenze sessuali e abusi, iniziata quando la piccola aveva 6 anni, sarebbe durata sino all'aprile del 2007. L'ordinanza di arresto è stata firmata dal Gip Luisa Savoia.
La bambina ha vissuto quindi dieci anni di violenze sessuali, vessazioni fisiche e psicologiche, in balìa di un vecchio che le faceva da padre che l'ha terrorizzata da quando lei aveva meno di 6 anni e lui 65, mentre la 'matrigna' non vedeva o fingeva di non vedere. Poi, è comparso un maturo vicino di casa che lei aveva creduto amico e che, invece, l'ha violentata anch'egli. L'indagine è emersa proprio in seguito agli ultimi episodi di violenza subita dalla ragazzina fuori casa. La giovane aveva instaurato con il cinquantenne, che incontrava tutti i giorni, un rapporto di amicizia. Ma lui, approfittando della situazione e della debolezza della ragazza, l'ha costretta in due occasioni ad avere rapporti sessuali con lui. L'ultimo risale ad aprile. L'adolescente non ancora sedicenne si era poi confidata con una cugina che l'aveva convinta a denunciare l'uomo. Ma, nel suo resoconto, aveva parlato solo delle violenze subite dal vicino, tacendo quelle del 'patrigno', che evidentemente la traumatizzava. Ma, nel corso dell'inchiesta, nei colloqui con le psicologhe, è emersa la verità più agghiacciante: che la giovane era vittima di abusi del patrigno da quando aveva 5-6 anni. Cioè quasi subito dopo essere stata affidata a una coppia di parenti perché rimasta orfana di madre. Per anni, quello che un investigatore ha definito ''un vero padre padrone'' l'aveva sottoposta a violenze fisiche e psicologiche, minacce e vessazioni. Un anno fa la ragazzina aveva persino tentato di togliersi la vita. Ora l'uomo è accusato sia di violenza sessuale pluriaggravata che di induzione al suicidio. Indagata a piede libero per omissione nell'esercizio della patria potestà anche la "matrigna" che, secondo gli inquirenti sarebbe stata a conoscenza degli abusi senza mai denunciarli. La ragazza nel frattempo sarebbe stata affidata a parenti "sicuri" ed è costantemente assistita da psicologi.



Mi dispiace per tutto il male che ti è stato fatto e per l'indifferenza che ti ciorcondava che non ha permesso a nessuno di aiutarti prima.... ora sei al sicuro... un abbraccio

A.

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