venerdì 26 ottobre 2007

UN ALTRO VIDEO DI 12ENNE SU TELEFONINO:ANCORA BULLISMO NELLE SCUOLE


Ennesimo caso di bullismo ai danni di una minorenne. La ragazza, una 12enne, allieva di una scuola media del Canavese, si è fatta filmare nuda e poi le sue immagini osé sono state mostrate sui cellulari di compagni e conoscenti. Ad accorgersi del video è stata la madre che, insospettita dal suo comportamento nervoso, ha controllato il telefono della ragazza ed è montata su tutte le furie. I vicini hanno chiamato i carabinieri.
Le immagini della studentessa, fotografata nuda dagli amici in pose scabrose, hanno fatto il giro dei cellulari degli studenti dell'istituto e anche di conoscenti del paese. La ragazza - secondo quanto riferisce l'agenzia Ansa - sarebbe vittima consenziente di un gruppo di almeno tre suoi coetanei che dopo essersi serviti del telefonino per ritratti osé, avrebbero scaricato le foto sul pc di uno dei ragazzi. Il gioco è stato interrotto dalla madre della ragazza che si era accorta del suo turbamento. E, con la verifica sul cellulare della figlia, ha fatto la brutale scoperta. La donna ha così sfogato la propria rabbia in modo talmente evidente da attirare l'attenzione dei vicini che hanno subito chiamato i carabinieri. Ora i militari hanno sequestrato computer e telefonini, sia della dodicenne che dei tre amici finora identificati, di cui due compaiono sulle fotografie. Per la gravità del caso sono stati informati i dirigenti scolastici ed è stato coinvolto il Tribunale per i minori di Torino che ha avviato un'inchiesta.

SI INCATENA DAVANTI AL QUIRINALE PER FARSI RICEVERE



Nel giorno del settimo compleanno di Denise Pipitone, la madre della bambina scomparsa tre anni fa a Mazara del Vallo (Trapani), ha iniziato una nuova protesta. Piera Maggio si è simbolicamente incatenata a una panchina davanti al Quirinale a Roma e ha iniziato lo sciopero della fame per chiedere di essere ricevuta da esponenti delle istituzioni. Poco dopo, la donna è stata ricevuta al Quirinale dal prefetto Ruffo.
Piera Maggio ha chiesto la revisione della legge sui sequestri di persona perché, ha detto "è una legge ridicola che considera il reato non grave". "Ho chiesto di sapere che fine ha fatto mia figlia Denise che oggi compie 7 anni e che da tre anni manca da casa - ha detto Piera Maggio dopo essere stata ricevuta al Quirinale in un colloquio con il prefetto Alberto Ruffo - ho consegnato dei documenti per cercare di rivedere la figura del reato di sequestro di minori, che attualmente in Italia non esiste e questo non permette agli inquirenti di usare misure coercitive contro le persone che commettono questi fatti". La Maggio, al termine dell'incontro, ha annunciato che sospende lo sciopero della fame in attesa di una risposta, di un atto concreto da parte delle istituzioni. La mamma della bambina si è detta comunque pronta a nuove azioni se la sua voce non verrà ascoltata. "Fino ad ora non ho avuto nessuna soddisfazione, io oltre alle parole vorrei i fatti - ha aggiunto Piera Maggio - spero tanto che mi ascoltino non solo per Denise poiché questa legge vale per tutti i bambini scomparsi. Ho già presentato con il mio legale nel novembre 2006 al ministro di Grazia e Giustizia la stessa identica proposta. Denise oggi fa parte solo di un numero e basta, noi genitori vogliamo sapere che fine hanno fatto i nostri figli non si puo' stare nell'oblio per così tanto tempo". Contemporaneamente, a Mazara del Vallo, il paese di Denise, alcuni bambini della scuola "Luigi Pirandello" hanno organizzato una manifestazione.L'avvocato della madre: "Indagini a una svolta"Intanto il legale della famiglia, Giacomo Frazzitta, ha aperto uno spiraglio di speranza. L'avvocato ha parlato di "indagine ad una svolta. Dopo le dichiarazioni dei mesi scorsi del procuratore Sciuto - ha riferito all'agenzia Adnkronos - l'inchiesta ha preso una piega importante, la Procura è chiusa in un silenzio assoluto, ma posso dire che la soluzione del caso arriverà a settimane".
FONTE TGCOM www.tgcom.it
FORZA PIERA, NOI SIAMO TUTTI DALLA TUA PARTE....
TANTI AUGURI PICCOLA DENISE.... BUON COMPLEANNO
ANNA

lunedì 22 ottobre 2007

AVEVA SOLO 4 ANNI




Ha confessato il parente della bambina di quattro anni e mezzo giunta senza vita domenica mattina all'ospedale di Frattaminore. La piccola è morta per soffocamento a causa di un rigurgito, ma dopo gli esami sul cadavere i medici hanno riscontrato segni di una possibile violenza sessuale. Il fatto è accaduto a Crispano (Napoli). L'uomo, il fratello di una nonna, ha ammesso di aver violentato la bimba per circa tre mesi.
Quarantotto anni, una vita senza lavoro, analfabeta, l'uomo ha ammesso tutto ai carabinieri di Casoria: senza né piangere né disperarsi, quasi come se, quanto accaduto, fosse una cosa normale. "Colpa - dice il capitano dei carabinieri di Casoria, Paolo Cambieri che ha eseguito il provvedimento di fermo - di un forte disagio culturale che ha alle spalle. L'uomo non sa né scrivere né leggere. Una situazione di disagio così forte che quasi non si è reso conto della gravità della cosa''. In giornata il fermo dell'uomo sarà tramutato in arresto. E intanto è al vaglio anche la posizione della nonna, mamma del padre della piccola. Nel corso degli interrogatori, la donna ha detto di non essersi mai resa conto di quanto accadeva a casa sua, dove il fratello ha sempre vissuto: i carabinieri stanno accertando se veramente sia andata così. Secondo una prima ricostruzione, i genitori della bimba, 27 anni lei e 26 lui, visto che lavoravano entrambi, accompagnavano ogni mattina la bimba a casa della nonna, dove lo zio ha abusato della piccola. Domenica erano stati proprio la madre e il padre a portare la figlia, priva di vita in ospedale. In un primo momento sembrava che fosse un incidente. Con il passare delle ore, il sospetto è diventato realtà: la bimba è stata violentata. La morte, in ogni caso, è stata causata per soffocamento da rigurgito.

domenica 21 ottobre 2007

ARRESTATO PEDOFILO RICERCATO DALL'INTERPOL


Il Comitato Troviamo i bambini, ha sempre sostenuto, che è LA GENTE COMUNE, che attivandosi tutta assieme a livello mondiale attraverso il TAM TAM via web, riesce ad aiutare moltissimo nelle ricerche. Di fatti l’ Interpol qualche giorno fa, aveva chiesto aiuto ai “comuni mortali” per trovare un pericoloso pedofilo. Il risultato è stato quello, di coinvolgere tutti, pubblicando la foto del ricercato, “fregandosene” della legge sulla privacy. Ci complimentiamo con l’Interpol per questa presa di posizione, che ha dimostrato, che:

L’UNIONA FA LA FORZA !
Tutti insieme per difendere i nostri bambini.
Il Comitato Troviamo i bambini.
PARIGI - E’ stato infine rintracciato ed arrestato nel nord-est della Thailandia il presunto pedofilo che aveva immesso su internet almeno 200 sue foto che lo mostrano mentre abusa di bambini. La cattura di Christopher Paul Neil, 32 anni, canadese, è stata resa possibile da una caccia all’uomo su scala mondiale lanciata dall’Interpol, proprio su internet, dopo che le polizie dei 186 stati che compongono l’organizzazione internazionale delle polizie, nonostante grandi sforzi investigativi, non erano riuscite a prendere l’uomo.
“Solo una settimana fa - ha detto il segretario generale dell’ Interpol, Ronald Noble - non sapevamo né il suo nome né la nazionalità. Ma grazie all’ appello che abbiamo lanciato a livello mondiale e alle risposte ricevute dal mondo intero e dal Canada, abbiamo potuto identificarlo”. L’appello dell’Interpol, una prima assoluta, era stato diffuso il 7 ottobre scorso, accompagnato da alcune foto del volto del presunto pedofilo, sul sito www.interpol.int. Il suo volto, che era stato ritoccato dallo stesso uomo per non farsi riconoscere, era stato invece ricostruito dagli specialisti tedeschi della Bka. Ne era venuta fuori ‘un’immagine utile”, secondo la polizia, per le indagini: capelli scuri, età sui 35-40 anni.
L’uomo compariva in circa 200 foto, che circolano su internet, prese - secondo gli esperti - in Vietnam e in Cambogia, fra il 2002 e il 2003, che lo mostrano mentre abusa sessualmente di dodici bambini, i più piccoli dei quali avrebbero sei anni. A facilitare la sua identificazione è stata la testimonianza di un ragazzo thalindese, che oggi ha 17 anni, ha riferito di essere stato vittima dell’uomo che era insegnante d’ inglese diversi anni fa. Era uno dei dodici bambini che si vedevano su quelle foto. L’Interpol aveva spiccato ieri un mandato di ricerca internazionale, e la magistratura thailandese aveva emesso un mandato d’arresto nei suoi confronti.
“Abbiamo cercato con tutti i mezzi possibili di identificarlo - aveva affermato il segretario generale dell’Interpol, Ronald K. Noble, lanciando l’appello e diffondendo sulla rete il suo volto - ma siamo ora convinti che senza l’aiuto della gente, questo predatore sessuale potrà continuare ad abusare dei bambini”. L’Interpol aveva ragione: la sua identificazione è stata possibile “a seguito di informazioni comunicate da cinque fonti diverse su tre continenti”.
L’Interpol ha riferito di essere stato contattato complessivamente da 350 persone nel mondo intero. La caccia all’uomo era cominciata quando la polizia tedesca aveva scoperto la sua prima foto sul web nel 2004. L’iniziativa dell’Interpol di mostrare il volto del presunto pedofilo era stata commentata positivamente in Italia da Don Fortunato Di Noto, fondatore dell’associazione Meter, conosciuto per le sue iniziative contro le pedofilia: “Nessuno - ha detto - può venirci a dire che è violazione di privacy quando milioni di utenti possono vederli già on line”.
Fonte ANSA

UNISCITI A ME: LOTTA AGLI ABUSI SUI BAMBINI

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